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Me stessa che ppalle! Mi voglio a piccole dosi
agosto 6th, 2009 Posted 18:32
Sentimento del 6 agosto: mi sono stancata delle persone, me stessa compresa. Sottopensiero correlato all’atroce sentimento: Che ppalle me stessa! Argomentazione: Non mi sopporto più. E non sopporto più nemmeno gli altri. E hai voglia a fare il discorso accetta prima te stessa, quando avrai un bel rapporto con te stessa, starai bene anche con gli altri e via con il manualetto dell’autostima. Qui non c’entrano niente l’accettazione e l’autostima. IO CI STO BENE CON ME STESSA E STO BENE CON GLI ALTRI. MA A PICCOLE DOSI. E’ questo il punto. Stare con gli altri a piccole dosi. E anche con se stessi. Della serie: c’è un limite a tutto, anche all’autocompagnia forzata. Perchè (guardiamo in faccia la realtà) è da trentun anni che devo avere a che fare con me la media di 16 ore al giorno, tolte le otto che dormo e non sono cosciente. E anche lì, fatta eccezione per quando dormo per finta che sembra che dormo, ma invece sono in dormiveglia. Allora mi vengono in mente quei Cristiani talmente pieni di sè che si leccano il culo da soli e si accaniscono con gli altri e mi dico: “ma come è possibile?”. No, si fa per dire, perchè se ci credono davvero che sono dei supereroi e sono gli altri ad avere qualcosa che non va, c’è da preoccuparsi. L’importante è essere coscienti e non raccontarsela. Che ci si incazza con gli altri perchè si è incazzati con se stessi. E uno non può evitare di incazzarsi con se stesso. E’ anti-umano. Io la mattina mi guardo allo specchio e mi dico: “ancora tu Silvia, ma che ppalle! Adesso inizierai a dire che non hai voglia di andare a lavorare, poi che non ti va di pensare a cosa fare da mangiare e via. Dai, diciamocelo, la troppa confidenza smarona. Anche con se stessi. E qui veniamo ai “propri spazi”. Quando si dice a un fidanzato “ho bisogno dei miei spazi” è perchè, al di là delle motivazioni apportate più o meno discutibili, dopo un po’ a contatto con chiunque, un altro chiunque non ce la fa più. Prendiamo quando si va in vacanza. Due amiche amiche, vanno in vacanza insieme e sbottano. Per forza, al massimo con una persona ci potrai stare a contatto (ricettivo, non stiamo parlando del gomito a gomito muto tra scrivanie) un paio d’ore al giorno. E non può valere questo anche per me stessa? Dai, c’è poco da fare. Non mi sopporto più. Ho bisogno di una pausa da me. Allora stamattina, dopo essermi detta a voce alta che mi sono rotta le palle e non mi va più di stare in mia compagnia per qualche giorno, ho studiato di darmi del lei così magari prendo un po’ di auto-distanza e mi sembra di conoscermi di meno. Speriamo funzioni.
Tags: autocompagnia, me stessa, sopportazione
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