Alcuni “stati” di Facebook
“Non voglio che passi giorno in cui non riesca a compiere un bel gesto nei confronti del prossimo, pur piccolo, gesto, perché io credo che diffondendo il buono, lo stesso torni con gli interessi. Magari non dalla stessa parte, ma da qualche parte, insospettabilmente spesso, il buono e il bello tornano per certo.” 19/08/2014
“Ho consegnato un lavoro adesso, aspetto una risposta a cui tengo molto, ascolto parole che passano in cucina, ora, mentre assaporo l’aroma che il caffè mi ha lasciato in bocca. Penso allo zucchero. Mio figlio intanto si sta svegliando. Siamo perfettamente sincronizzati.” 02/08/2014
“Da quando ho un figlio conosco il vero significato della parola stanchezza. Prima pensavo di conoscerla e me ne riempivo la bocca, in realtà non avevo idea di cosa fosse.” 29/07/2014
“Il mio stomaco quando borbotta per la fame fa un rumore molto simile anzi uguale al mio cellulare android quando lo accendo o lo spengo. Mi sto dunque androidizzando. La cosa mi preoccupa.” 26/07/2014
“Avrei bisogno di una fotografia del pensiero, adesso. Ma se scatto, l’obiettivo della mente mi fa vedere solo luce, bianca. Così tanta luce, che sono costretta a chiudere gli occhi e a chiave i pensieri vivi. Perché se scappano, si confondono e poi finisce che ho paura. E vedo tutto buio.” 17/07/2014
“Sono arrivata al punto che per quanto riguarda il mio bene non ascolto più nessuno, tranne me stessa. E se a qualcuno pare che il mio bene sia altro e me lo dice non richiesto, ascolto solo per capire bene in che misura mandarlo a quel paese. Sto diventando spietata. Sto diventando assolutamente me. (Ciò rientra a pieno titolo nell’impegno serio preso con la mia identità, per i prossimi dieci anni). Ad ogni modo: vi auguro una grande giornata!” 14/07/2014
“Da quando sono diventata madre non ho paura di niente. Sospetto anche di avere dei superpoteri. Sto diventando invincibile.” 8/07/2014
“Stamattina ho preso un piattino, ci ho messo al centro un cucchiaio di marmellata e poi l’ho messo davanti a mio figlio seduto sul seggiolone. Lui mi ha guardato interrogativo, come a chiedere “cosa vuoi che faccia, mamma?” (non parla, perciò io traduco). E allora gli ho spiegato che se voleva essere un bravo bambino doveva mettere le mani nella marmellata. Come tutti i bambini che si rispettano.” 4/07/2014
“Oggi è il primo di luglio, il mio giorno perfetto. Ho un entusiasmo che spacca le pietre. Sono come il sole all’ennesima potenza, sappiatelo.” 1/07/2014
“E’ difficile molto spesso spiegare alle persone quello che vuoi comunicare, quindi quello che mi interessa è che il risultato abbia a che fare con il bello. Perché il bello è qualcosa che ti arriva, ti investe, come un profumo di rosa. Anche se non lo capisci.” 15/06/2014
“Pensieri e domande al tramonto: 1) ho un carattere che si accende facile, non c’è che dire. Ma come fanno a sopportarmi? Mi sono chiesta. Non ho voluto ascoltare la risposta, non sarebbe stata obiettiva; 2) mi sono chiusa fuori casa. Ma dove ho la testa? Mi sono chiesta. Questa volta mi sono risposta che può capitare, di sbagliare chiavi. Nella fretta; 3) camminando con le chiavi sbagliate in tasca e i pensieri agitati nella testa, ne ho pensata un’altra delle mie. C’è già tutto, titolo, soggetto, colori. E’ venuta dalla pancia poi si è fermata sul cuore che mi ha fatto male, si fa per dire. Perché ha colpito forte, due sì e quando succede così so che è la strada giusta. Come farò a realizzarla? Mi sono chiesta. Mi sono risposta che questa volta ho bisogno di una mano, che ci vorrà del tempo.” 15/04/2014
“Bene. Io per due giorni vado in vacanza dal web. Cioè, le notifiche le vedo, perché le ho sul cellulare però, come dire, mi disintossico un po’. Magari vado un po’ per campagne a respirare l’aria buona a pieni polmoni, poi gioco con Miko e gioco con Miko. Poi vediamo…Bè, di certo gioco con Miko. Mi è venuta una gran voglia di giocare e fare le corse sui prati e se c’è un’altalena nei paraggi, ci salgo e vado anche incontro al cielo. Perché ho bisogno di vento, di verde, di luce.” 11/04/2014
“Per la serie pensieri e parole al risveglio: 1) non si può perdere tempo perché il tempo è prezioso; 2) quello che sembra è. Non sempre, ma spesso. O meglio, la prima impressione ci vede bene, più di quanto io stessa immagini; 3) ci sono persone che fanno gli agnelli perché non hanno la possibilità di fare i lupi. Da queste bisogna guardarsi bene (questo pensiero è già un po’ pasquale).” 03/04/2014
“La mia bacheca è aperta a tutti come la mia vita. Chi vuole può entrarvi ed è il benvenuto.” 23/03/2014
“Bisognerebbe impegnarsi tutti nella diffusione della cultura dell’attenzione. La distrazione infatti genera solitudine, risentimento e scontento. Che se alimentati diventano pericolosi.” 18/03/2014
“Riflessioni cosmiche all’alba: il profilo umano e quello professionale si influenzano tra loro. Non sono due comparti stagni. La persona è un tutto, anche di relazioni interdipendenti, e nel lavoro porta inevitabilmente se stesso. Bene, ora che ho scritto questa roba vado a giocare a cagnolino bau bau con mio figlio. Mi ha già aspettata troppo.”10/11/2013 ore 5.00
“Certe volte mi obbligo a tacere
per amicizia e per amore
non dire cose dure
che il cuore non potrebbe sopportare.” 22/10/2013 ore 16.00
“Ci sono momenti particolari nella vita delle persone. In quei momenti bisogna fare attenzione, per non mandare tutto a puttane. Perché la gente sta lì a giudicare. A giudicare. E se ci si mette, te la fa andare male.
Questa roba che mi è uscita dalla testa adesso che sembra il testo di una canzone, la dedico a tutti i duri di pelle, fragili di cuore.” 16/10/2013 ore 12.00
“Quando incontro i sogni e le speranze delle persone attraverso i loro racconti, è come se rinascessi. Mi sento ogni volta rivestita di nuova energia.” 06/10/2013 ore 10.44
“Stavo pensando che la vita è tanto breve perciò ha senso trascorrere il tempo che abbiamo con le persone con cui stiamo bene. Non serve sforzarsi di vedere questo o quello per compiacerlo magari, per quieto vivere altrui magari o per senso del dovere. Ecco, credo che insegnerò questo a mio figlio: stai con chi ti pare, con chi ti rilassa e ti fa divertire e ti rende sereno e fregatene delle etichette. Di tutte le etichette.” 01/10/2013 ore 11.00
“Non posso regalare i miei anni migliori al social network. Dovrò presto decidermi a dire basta ai mi piace.” 28/09/2013 ore 11.45
“Ho tre pensieri ricorrenti: 1. Uno scrittore deve essere pronto a tutto, anche a vivere; 2. Sono lontani i tempi in cui portavo il perizoma; 3. Dalì ci aveva visto giusto nella definizione de la methode paranoiaque critique.” 21/09/2013 ore 10.40.
“Avere fame di vita non significa essere assatanati e fare tremila cose. Le persone che hanno fame di vita, sembrerà strano a dirsi, sono assolutamente tranquille e pure solitarie.” 09/09/2013 ore 11.30
“Essere artista per me non è scrivere un libro, fare una scultura, dipingere un quadro. Essere artisti è applicare alle situazioni della vita un pensiero laterale che stravolga quella logica precostituita, le cose che si devono fare così perché si devono fare così. Essere artisti è essere avanti, altrove, eppure perfettamente interpreti del tempo presente, prima del tempo stesso, senza limiti di spazio.” 04/06/2013, ore 10.30
“due anime mi abitano, perfettamente in equilibrio. La prima razionale, quella che mi ha permesso di laurearmi in giurisprudenza per esempio, quella che mi consente quotidianamente di avere a che fare in maniera educata e civile con il mio prossimo. E poi c’è l’altra, quella selvaggia, quella imprevedibile, quella che crea e insegue i sogni grandi, quella per cui la parola impossibile non esiste, quella che ‘vede’ mentre scrive e ancora fotografa e inventa e ricerca ed è una scintilla sempre viva che si infiamma all’improvviso e fa i miracoli. E’ là dove la ragione non arriva. Ma queste anime guai se in me non ci fossero entrambe.” 03/04/2013, ore 16.00
“Questa notte ho sognato un uccellino in gabbia, arancione, e teneva le ali sopra la testa con fare umano, con disperazione. Che fossi io quell’uccellino? Me lo sono chiesta, nel sogno, ma no, sono la libertà, ha risposto l’uccellino, non capisci? Sono dalla parte sbagliata della gabbia e sono solo. Ho pensato che avrei messo in quella gabbia tanti altri uccellini e poi la gabbia sarebbe caduta. Mi sono svegliata e mi è venuto l’istinto di pubblicare l’incipit del mistero dei due elefanti, un libro libero, che pesa molto, perché la libertà ha un ‘grosso’ peso.”23/02/2013, ore 10.00
“Ho fatto un pensiero profondo, talmente profondo che è affondato nel mondo. Addio pensiero profondo, sappi soltanto che ti ho fatto profondo per farti affondare nel mondo.” 21/11/2012, ore 16.40
“Bisogna prenderne atto e ricordarselo sempre, che la prima impressione è quella che conta, che quando incontri qualcuno, per esempio, tu lo sai subito se ci puoi legare o no. Prima pensavo fosse pregiudizio da parte mia, mi dicevo ma dai, non essere prevenuta, cerca di conoscere la persona prima di pensare che non puoi averci niente a che fare. Adesso sono stata investita da questa consapevolezza: che non serve, si perde solo tempo a forzare la costruzione di rapporti umani che si sente, fin dal primo momento, che non hanno ragione di essere.”14/11/2012, ore 11.00
“provo un moto di euforia al pensiero che ho una vita davanti a me, molte idee interessanti (che mi interessano, intendo) e una sorta di follia latente e altalenante che ad un tratto emerge e mi sorprende.” 11/11/2012, ore 15.15
“Poi incontri la gente e ci fai due chiacchiere e capisci che i rapporti umani sono insostituibili. E perché la verità è che a un certo punto ci hanno rubato i sogni.” 12/11/2012, ore 10.00
“Il problema non è choosy o non choosy, il problema è che non c’è abbastanza lavoro, inteso lavoro come attività retribuita. Perché di stage e controstage gratuiti codesto Paese ne è pieno. Allora secondo me bisognerebbe che la Fornero iniziasse a dire cose tipo: non si può proporre lo stage selvaggio ad oltranza o, se il Ministro preferisce, il wild wild stage. ” 24/10/2012, ore 11.00
“Ieri al supermercato ho visto i panettoni e i pandori. Così non va bene, è solo ottobre e mi rovinano l’atmosfera.” 22/10/2012, ore 12.00
“La lavatrice sfrulla, un vecchio film mi ricorda l’estate, quella di quando ero bambina e me ne stavo immobile, nella calma di agosto, ad aspettare che passasse una macchina. Le contavo, ci volevano le ore, lì. Non so cos’è la noia, desidero quello che per gli altri è la noia. Poi si parte, con lo stesso sole negli occhi, quello che fa lacrimare di gioia.” 29/03/2011, ore 14.53
“In questi giorni in cui sto male, dove mi sono fermata, mi sono guardata, ho pensato che cambio direzione, no anzi, cambio passo. Che io vado e non m’importa se resto indietro. Forse indietro c’è chi sono.” 28/03/2011, ore 17.30
” 1) Ho una tosse del cazzo che paio tisica. Scolata boccia di sciroppo Polised che sa di potassio solfoguaiacolato e destrometorfano bromidrato. Non funziona. Voglio debellare presto tale piaga, ma non so come. 2) mia sorella è molto tollerante. Abbisogno di due sorelle così, da alternare, di modo che sarei sempre sopportata. Il mio me si chiama fuori gioco da anni ormai. 3) segui il commento o il coniglio bianco…” 23/03/2011, ore 21.23
“Sul treno due tipe della mia età, sì insomma anno più anno meno, parlavano ad alta voce di tutti programmi tv che si sciroppavano durante i loro pomeriggi: uominiecaporali, pomeriggiox e unpostoalbip Volevo fermare il treno, smollarle in aperta campagna e chiedere al controllore di fargli una multa per disturbo della quiete pubblica interiore. Che mi pare più grave che non avere il biglietto” 23/05/2011, ore 15.00
“credo di sì, che sono capace di odiare, ma solo se ho amato e se è tutto finito. Se non è dipeso da me, se sono io il peso, se l’altro mi ha ferito. Non è importante odiare, ma a volte è necessario”. 20/06/2011, ore 16.33.
“Da un po’ mi interrogo sul confine che passa tra il coraggio e l’incoscienza. Ho dedotto che prima ero incosciente, ora sono coraggiosa e questo è un bene. Rifletto spesso anche sulle persone che incontro sul mio cammino: in genere, le donne mi aiutano, gli uomini mi salvano. E questo, ancora una volta, è un bene. Il male, perché un male c’è sempre, è prima e dopo, prima e dopo il coraggio, prima e dopo l’incontro. Il male sono io quando sono sola e tuttavia è inevitabile, serve per comprendere.” 20/12/2011, ore 08.57.
“La verità è che le idee si muovono di continuo, si elevano fino al cielo, poi ritornano sulla terra dove incontrano persone che le arricchiscono o le impoveriscono. Ma la verità è che le idee rimangono attaccate alla loro origine divina, a quella scintilla che le ha accese in un momento preciso fatto solo di spontaneità. E la verità è che la bellezza sta in quella origine.” 02/02/2012