Archive for the ‘Senza categoria’ Category
Dalle mie fotografie|Lampioneluna, lunalampione
marzo 19th, 2014 Posted 20:17
Tags: arte, fotografia, lampione, luna, silvia castellani
Posted in Senza categoria
Ridere
marzo 15th, 2014 Posted 20:07
Mi commuovo sempre
mi si allarga il cuore mi respira bene
quando vedo
ridere
con il sorriso grande
quello bello
le persone che so avere sofferto
Non riesco a staccare lo sguardo
da quella faccia
che ride
che dice la vita è bella
guardami
tu che sai
e impara.
Tags: faccia, la vita è bella, ridere, sorriso
Posted in Senza categoria
Fragili
gennaio 16th, 2014 Posted 12:08
Io credo che
noi persone siamo piuttosto distratte.
Che se ci fermassimo
anche solo un attimo
a guardare negli occhi il nostro prossimo
capiremmo tutto.
E staremmo in silenzio.
Perché nell’anima c’è un posto
dove
siamo tutti fragili
anche se
quando parliamo
spesso
ci eleggiamo a giudici.
Posted in Senza categoria
Prime visioni
novembre 15th, 2013 Posted 10:47
Stanotte è stata dura. Ho pensato che una madre deve avere un autocontrollo di ferro perché i figli fin da piccolissimi mettono alla prova. Poi ho pensato alle giovani madri a quelle veramente giovani tipo che hanno vent’anni o meno e sono ancora troppo figlie loro stesse, alle madri sole, alle madri diventate tali perché vittime di violenza e insomma a tutte le madri in situazioni difficili che n…on sempre trovano l’aiuto e il sostegno adeguati, certe volte nemmeno da parte della loro stessa famiglia. Bisognerebbe farci tutti un bell’esame di coscienza di fronte all’universo madre. Bisognerebbe che ognuno di noi recuperasse un po’ di autocontrollo, specie un attimo prima di emettere un giudizio avventato su una madre. | 12 novembre
Ultimamente prediligo il silenzio a tante spiegazioni. Perché nella vita vera ci pensano i fatti a parlare. Oltre alle parole, più delle parole. Lo dico io che alla Parola ci tengo come alla mia vita e proprio la mia vita mi ha insegnato che la parola non va sprecata, abusata, insultata ma va rispettata soprattutto col silenzio. In fondo, se ci si pensa bene, le cose ognuno di noi le sa già, le s…a tutte le cose perché il cuore trova sempre il modo di suggerirle. Siamo noi che a volte facciamo finta di niente e andiamo a chiedere le spiegazioni all’esterno, ad un altro, dimenticandoci che non è illudendosi che si starà meglio, che si guariranno i mali dello spirito. Che è solo comodo per la coscienza isterica. | 13 novembre
Sogno il giorno in cui non avremo bisogno di gesti estremi per attirare l’attenzione del prossimo. Sarà il giorno in cui il nostro vicino ci bisbiglierà all’orecchio e noi lo sentiremo, perché non ci sarà rumore, quel rumore che oggi infesta le strade di questo mondo e che ci impedisce di ascoltare. Ascoltare anche il dolore. Per la serie: le parole cristiane che mi escono dal cuore. | 14 novembre
Ascoltando il ticchettio del grande orologio in cucina…Io guardo mio figlio, che ascolta attento il ritmo del tempo e mi ricordo di un tempo altro, quello in cui in certe mattine buie e piovose come questa mi preparavo per raggiungere la fermata dell’autobus per andare a scuola, con l’ombrello curvo a ripararmi, stretta nei miei brividi di adolescente. E invece adesso, sono qui con mio figlio al caldo e sorrido mentre lo guardo, assorto, rapito dall’incanto, dallo scorrere del tempo. Sul grande orologio, che batte fiero un nuovo ritmo, il nostro . | 15 novembre
———————————————————————————————————————————————-
Il pensiero di questa mattina è troppo complesso per poter essere scritto così quando fuori è buio pesto e nemmeno c’è un giusto pretesto. Perciò lo salto e mi rimetto a guardare gli animaletti luminosi della lampada che ci hanno regalato, che gira ci incanta e ci intrattiene in questa stanza magica e piena d’amore. | 8 novembre
Alle quattro di notte penso ai miei errori e ne trovo tanti, troppi. Sarà perché la notte tutto amplifica? Mi chiedo. E ancora mi chiedo: perché, ma perché farsi del male che già è dura, che già, nonostante il sonno bestiale che mi vorrebbe spiaggiata cotta svenuta a letto, devo fare saltare il ranocchio di pezza-stiamo giocando appunto a ranocchio salterino- da una sponda all’altra del lettino? | 6 novembre
Pensavo a quanto trasmettiamo ai bambini col nostro abbraccio. Nervosismo, ansia, preoccupazione, di certo gli passiamo tutto. Dunque da oggi farò tre bei respironi “butta fuori la roba brutta” prima di prendere in braccio mio figlio. | 6 novembre
“Cosa ha a che fare la notte con il sonno?” John Milton, Como, 1634. La stessa cosa ce la stiamo chiedendo io e Miko da un paio d’ore circa. In quel di Cattolica, nell’anno del Signore 2013. | 4 novembre
Alzarsi nel cuore della notte, accendere un carillon, sorridere. | 3 novembre
Tags: maternità, notte, parole, sogni, universo madre, visioni
Posted in Senza categoria
Anime
settembre 14th, 2013 Posted 10:39
E poi c’è quella storia delle anime che si riconoscono
ma non si dichiarano.
Timide
timide si corteggiano.
E tacciono
perché lo sanno che è necessario
silenzio, quello pieno di coraggio
che sarebbe più comodo dirlo
e invece timide
le anime stanno.
Una mia foto dall’album “Venti di Venezia”
agosto 24th, 2013 Posted 17:26
La margherita
luglio 6th, 2013 Posted 11:00
Ho ritrovato il vecchio e il mare, nella mia camera ‘da ragazza’. Ho ritrovato tra le pagine ingiallite una foto sbiadita, di me e del nonno. Mi ha colpito la grande margherita che tenevo in mano, era davvero grande, c’era davvero tanto amore lì, in quel giardino.
Tags: camera da ragazza, foto sbiadita, margherita, pagine ingiallite, pensiero, ricordi
Posted in Senza categoria
La casa del vento
giugno 28th, 2013 Posted 10:09
A un certo punto devo andarmene, dai luoghi dalle persone da entrambi, non più da uno che da gli altri. Devo andarmene perché sono, mi sento, come il vento che soffia e accarezza e viaggia e va lontano e poi di nuovo, ritorna, si ferma, si appoggia e poi la sua natura fa sì che si rimetta in moto, un moto perpetuo. Non è scappare, è solo andare, fluire, scorrere, essere TALE. Raccontare.
Tags: casa del vento, leggenda, moto perpetuo, raccontare, tale, viaggio
Posted in Senza categoria
Misticismi
marzo 8th, 2013 Posted 19:54
Le persone si devono aiutare. Non sempre questo è possibile, non sempre ci riescono perciò, se non ci riesce uno deve arrivarci un altro. Bisogna parlare poco, ascoltare molto. Tenere un diario. Non fidarsi di nessuno, finché la natura umana lo consente, finché ci si riesce. Certe cose sono inevitabili, altre orribili, non sempre si può evitare di sapere. Dipende comunque sempre dagli altri, da un altro che deve decidere il prezzo di alcune verità. Qualcosa di primitivo ci spinge a fuggire intesa la fuga come (tentativo-volontà di) mettere in salvo la nostra parte innocente. Ma la resa dei conti può solo essere rimandata. Se però avremo aiutato gli altri, saremo salvi perché non saremo soli. Solo il tempo può esserci nemico all’interno di quella follia necessaria che ci comprende, che si chiama per sempre.
Posted in Senza categoria
Un piccolo miracolo
febbraio 20th, 2013 Posted 16:34
Questo è piccolo miracolo, voglio raccontarlo. Dico che esco un attimo, che devo andare in cerca di un miracolo. Ok, che miracolo? Una musicassetta. Ok. Esco convinta che la troverò, me la racconto un po’. Porto dietro un esempio, perché se trovo uno giovane, uno che va di smartphone e non mi capisce e mi guarda come se sono fuori di testa, almeno ho la prova che quello che chiedo è esistito. Primo negozio: tutto a 1 euro o giù di lì; il ragazzino è al suo computer, mi guarda, faccio la richiesta, mostro il cimelio, fa no, alza le spalle, riguarda subito il suo computer, neanche mi saluta. Io comunque sono contenta che almeno avevo dietro quella cassettina di Raf, del battito animale, così evito almeno io di pensarmi fuori di testa. Ce l’ho, la tocco nella tasca, esiste, vuoi che non ci sia una rimanenza di una cassettina in un negozio qualunque? Seconda prova: tabacchi, commessa della mia età, si mette a ridere. Tengo il cimelio nella tasca, mi vergogno, gli altri due clienti mi guardano, c’è un cane, mi guarda anche lui, male. Ma sono allergica ai cani io, davvero, mi racconto che è per quello, ha fiutato che sono allergica e che non potrò mai accarezzarlo né a lui, né a nessun altro della sua specie. Riesco nel buio, io cammino anche se ormai i negozi chiudono. Lo penso. Penso al miracolo. Vedo un negozio, vendono gli elettrodomestici lì, elettrodomestici, radio. Sì, una volta vicino a casa mia andavo anche dove vendevano gli elettrodomestici a comprare le cassettine. Mentre entro intravedo una cosa nella vetrina, proprio vicino alla porta, forse stanno iniziando le allucinazioni. Entro, c’è un signore, tiro fuori Raf e il battito animale, faccio sì con la testa, lui fa sì con la testa, parte, dice ne ho solo una da 60 in vetrina. Va bene? Mi affretto a dire che va bene, dice che è dura da trovarle ormai, lui riesce a trovarne qualche pezzo, ma ormai, come per le videocassette… Riesco solo a pensare che l’aveva addirittura messa in vetrina. Perché potesse compiersi il mio miracolo.
Tags: miracolo, musicasette, tentativi
Posted in Senza categoria