SBATTI GENERATION
A giugno del 2008 terminai di scrivere il mio secondo libro. Lo proposi subito ad alcuni editori che lo rifiutarono. O meglio, rifiutarono una pubblicazione completamente gratuita. Allora il libro rimase un po’ lì a pensare, finché, nel corso del 2009, mi convinse a farsi ripresentare ad alcuni altri editori. Anche questi seguirono l’esempio dei primi. Dunque il libro, stanco di andare a zonzo a chiedere cosa si pensasse di lui, mi ha chiesto in questi giorni, come originariamente promesso se non si fosse trovato un editore disposto a credere in lui, di pubblicarlo su questo blog. E io lo accontento e mi accontento, anche perché sto scrivendo un altro libro e, a dirla tutta, due « figli » che chiedono dalla mattina alla sera questo o quello, non sono in grado di gestirli. Perciò sono qui, ora, in data 20 gennaio 2010, a presentarvi questa mia opera che è un’operetta, un libro ironico ambientato in questi tempi duri per noi giovani. Si chiama SBATTI GENERATION e racconta di un tipo di nome Marcello che vuole fare il pensatore cre-attivo, ma nessuno, come c’è da aspettarsi, lo prende in considerazione. Poi c’è la Luana, una tipa piuttosto intrippata con le questioni d’amore. Ci prova, insomma, ma pure lei mica ha un gran successo con gli uomini… E infine, c’è un certo Silvio Emmanuele che è un bambino di otto anni, depositario di una grande verità, quella dello SBATTI. Poi, chi c’è ancora? Bé, ci sono i magnifici del circo rivierasco dove è ambientata praticamente tutta la storia, c’è un cane di nome Pertini, un nano, un muratore quasi muto, un domatore di leoni, un letto cinese e un militare depresso. C’è una piantina che non viene mai annaffiata e dunque ha assunto un’aria da salice piangente, c’è Hillman, Scrat e la ghianda. Ma soprattutto c’è il codice della mia anima, che ha voglia di esprimersi e dà voce ad una fervida immaginazione da cui originano costantemente storie e personaggi. A questo punto vi invito a leggerlo questo libro e magari, se vi è piaciuto, a consigliarlo ai vostri amici per almeno quattro buoni motivi :
è gratis
è corto
è divertente
è attuale
Veniamo al dunque: avevo pensato di inserire quei servizi di donazione libera. Tradotto: se vi va di donarmi un euro tanto per gratificarmi visto che scrivere è la mia passione che significa pure sofferenza, lo accetto volentieri. Poi, però, ho ritenuto preferibile affidarmi al buon vecchio caro baratto, io do una pecora a te e tu dai un lupo a me. Forse un lupo no, diciamo quattro capponi, dai. Allora la nostra modalità sarà questa: io do le mie parole a voi, voi quando ci vediamo mi pagate da bere (si va dal caffè all’aperitivo, ovviamente, perciò attenti all’orario in cui mi invitate perché i costi delle mie ordinazioni variano, in genere aumentano sul far della sera). Altrimenti, per i più romantici, scambiamoci le emozioni: donate una moneta a un artista di strada, quando lo incontrate sul vostro cammino, perché anche io sono tale perciò, donando quella moneta all’artista incontrato sulla vostra strada, è come se l’aveste donato a me.
Scegliete liberamente. Scegliete in coscienza. Io mi fido di voi.
Silvia C.
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This entry was posted on mercoledì, gennaio 20th, 2010 at 11:01 and is filed under Senza categoria. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
10:01 on febbraio 4th, 2010
grande amica, aspetto il testyo per ex libris!
19:57 on febbraio 7th, 2010
Ciao Silvia,
ti ho sentito su radio Deejay,complimenti!
10:09 on febbraio 9th, 2010
Grazie Sara! Complimenti anche a te per aver resistito all’ascolto. Bacio
Il testo, Roberto, anzi i testi… stan partendo!
17:02 on febbraio 28th, 2010
Sono approdata qui per girovaghii casuali nella rete, e ho subito sentito che avrei fatto un torto ad entrambe non leggendoti. Così ti ho “scaricata” e ti ho sistemata tra Izzo, Chomsky, Moore, Spinoza e Rodari per una prossima lettura. Mi sembrava giusto lasciarti questo piccolo commento per ringrazierti: è sempre prezioso scoprire qualcosa di curioso e insolito e spero bello, senza troppi sbatti
Valinaa
18:36 on marzo 1st, 2010
Direi che mi hai “sistemata” bene Sono pure lieta che apprezzi l’insolito. Sulla bellezza o meno da te riscontrata, spero un giorno mi farai sapere.
Intanto grazie