Quel problema delle arti visibili – omaggio ad Oscar Wilde
I segreti della vita e della morte e il movimento, quel problema delle arti visibili che non sanno apprezzare la parte che non fu scritta. Inutile non esprimere in aperta contraddizione il secolo scomposto e le proprie tendenze per essere non altro che creatura fisica. A che gioverebbero purezza e innocenza, per celare forse i nostri pensieri con un effetto stanco ? Oggi si ha l’ardire di intendere la speculazione una bestialità stupefacente dell’ottimismo. E così le nostre anime nascono vecchie e dobbiamo sopravvivere a tutto. Ma non credo, io non credo nell’oltraggio alle leggi del mondo e ai labirinti che mangiano le consolazioni. Quando il moderno diverrà fuori moda, allora vedremo rappresentato il trionfo del tedio su cui concentreremo l’improbabile spettacolo del perduto. Oggi intanto si arredino le stanze con stranieri e romanzi di giuda poichè la letteratura serve solo ad intensificare la propria voluttà. Che è molto più facile affermare le imitazioni dei principi decadenti che avere buoni segreti da custodire. Io, caro Oscar, sono sicura che se vivessi in mezzo a sciocchi malintesi, sarei più affascinante ma meno avvezza all’amore. E in questo amore, oggi, io voglio riposare e farlo tale a quale è stato in quella ricerca che non perdona al sognatore. Quando si è incoerenti, si diventa tragici ed esclusi da un altrove che ritiene la forma un indispensabile piacere della mancata essenza. Così i segreti della vita e della morte e il movimento, quel problema delle arti visibili, finisce per essere irrimediabilmente svelato come persona specchiata.
Tags: omaggio, oscar wilde, problema delle arti visibili
This entry was posted on martedì, settembre 15th, 2009 at 12:02 and is filed under Senza categoria. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
00:57 on settembre 16th, 2009
Lessi. Capii e non capii ma lessi. Perché a volte appaga più il saper esser letti che il saperlo compresi. Che sia anche questo un cattivo segreto da custodire?
14:41 on settembre 16th, 2009
La risposta te la devi dare da solo, Enrico. Non sei tu un filosofo?
20:56 on settembre 17th, 2009
Non era una critica ma una riflessione. E i filosofi sono tali proprio perché bravi a porre domande delle quali le risposte nemmeno se le immaginano. E comunque non sono un filosofo, sono uno che ha letto qualcosa dei filosofi. E allora cito. E non da un libro di filosofia ma da una canzone dei Bluvertigo: “Farsi domande a risposte che non avete affatto” -L’Assenzio-.
http://www.youtube.com/watch?v=xmzGIT18xeQ
22:49 on settembre 17th, 2009
E una critica, invece, ce l’hai? E una critica, io, ce l’ho?