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Silvia Castellani

Tra l'essere e il fare, c'è di mezzo il pensare

Si vedono le nuvole perché riflettono le luci della città

foto di Silvia Castellani named "Ganci di luce"O viceversa. e insomma ieri sera eravamo un po’ storditi. così si è deciso di andare a fare una gita ma non si aveva voglia di camminare e la gita andava fatta proprio a due passi. andiamo a fare due passi due. ci siamo detti così, e dopo due minuti il tempo di due passi eravamo sul balcone, che in realtà è una buca come ha detto lui. lui ha detto che se era un bambino, avrebbe giocato a fare le guerre, in un bunker del genere, e avrebbe sparato alla canna fumaria. a stare stesi lì di fuori, in effetti, non è che si stesse poi così comodi. per terra sulla coperta, in non so quanti metri quadri ma davvero pochi, che stesi uno di fianco all’altra tra le piante e tutto, non ti giravi. allora guardando in alto, noi due abbiamo visto la carcassa della balena. c’erano gli spazi fra le ossa. era una lisca enorme. ho detto: questa era una balena spiaggiata che poi se ne è andata in cielo. e tra un osso e l’altro comparivano le stelle. e poi si è spostato tutto in cielo e non si è vista più una luce. solo nuvole. è successo lì che è nata la frase “si vedono le nuvole perché riflettono le luci della città”. ho risposto: “e allora a Bologna ci devono essere davvero tante luci di notte”. quando sono arrivate le altre forme del cielo, avevo già perso interesse e infatti cominciavo a fare i pensieri brutti, di quelli che li fai quando hai guardato troppe ore di tv, tipo che due fidanzati sono stati assassinati sul balcone di notte mentre guardavano le luci della città attraverso le nuvole o viceversa. e infatti ho smesso, ma per pensare all’avanzata delle cavallette. un’immagine mentale disgustosa che si ricollegava a qualche sera prima, quando una cavalletta si era nascosta dietro la salvia e mi aveva fatto una paura tremenda. oltre allo schifo. ma le cavallette sono anche una piaga della Bibbia. è uguale. dopo due minuti di assassinio e di cavallette mi ero davvero stancata, ho detto rientro che devo scrivere una cosa. e infatti.

This entry was posted on mercoledì, luglio 1st, 2009 at 18:22 and is filed under Senza categoria. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

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