Parigi
Parigi
Parigi, nella notte, mille luci
Un uomo cammina solo. Nessuno che si volti ad ammirare.
Eppure se potessero sapere la leggenda che cammina per le strade, tutti vorrebbero toccare le mani di quell’uomo dal cappello scuro appoggiato su uno sguardo perduto ad inseguire le sembianze del mistero.
Parigi, nella notte, poche luci.
Una donna ferma in un bar di poche pretese che chiede come si fa a fare della paura un pensiero
Nessuno che si preoccupi di guardare
Eppure se potessero capire il peso specifico del dolore che cade lieve come un fiocco di neve su strade asfaltate di sangue, tutti vorrebbero toccare le mani di quella donna senza guanti a ricoprire braccia così esili da non essere fatte per servire.
Parigi, stessa notte, una sola luce
Un uomo fermo su un marciapiede che tiene in mano un bicchiere e ha il collo stretto da un cappio colorato che si sforza di non essere tale.
Una donna che cammina sul marciapiede e tiene fra le mani un foglio, una scusa per chiedere a quell’uomo come si fa a fare della paura un pensiero.
Parigi, all’alba, una nuova luce
Due anime in alto su un simbolo così grande da far venire le vertigini. La neve che si appoggia lieve sui cappelli imbiancati dal tempo perso Le mani che si stringono sul cuore per la paura di cadere in un pensiero
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This entry was posted on giovedì, settembre 11th, 2008 at 19:34 and is filed under Senza categoria. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
17:12 on settembre 12th, 2008
….quella foto….quanti ricordi….parigi è magica! ed essere lì sopra ti sei…fortunato e magico anche tu…